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La Lancia Flavia Coupé era, in quegli anni, una
delle "auto da sogno" degli italiani, e non solo. La Coupé
"2 porte", carrozzata Pininfarina e presentata al Salone di
Francoforte nel 1963, montava un motore quattro cilindri boxer di 1800cc
capace di 90 CV a 5500 rpm già nella versione a carbura-tori, ed
era equipaggiata con i freni a disco sulle quattro ruote.. |
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Ancora più di lusso e con ancora maggiore vocazione sportiva la Lancia Flavia "Sport Zagato" rappresentò una "rivoluzione" nello stile dell'auto. La sua linea particolare non incontrò subito il favore del pubblico, ma fu la prima Lancia della "Squadra Corse HF". Una versione Prototipo partecipò alla Targa Florio 1964 con gli equipaggi Frescobaldi-Crosina e Cella- Trautmann, ma senza particorare successo. Con la versione Sport Piero Frescobaldi trovò la morte alla 24 Ore di Spa Francor-champs uscendo di strada a Malmedy, a sole due ore dal termine della corsa. La numero 21, iscritta da Fiorenzo Genta e Luigi Petri si piazzò trentaseiesima assoluta e quinta di classe. |
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Fa le auto pił ammirate dell'edizione 1965 vi fu senz'altro per le
sue forme inconsuete la De Sanctis 1000 di "Robertino" Benelli. |
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Una vista d'insieme del "parco chiuso" nel piazzale della Stazione di San Piero a Sieve.Si intravede una BMW, probabilmente quella di Ricciardo Ricci che avrebbe vinto la classe Turismo 2000cc. |
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Altra auto dalle forme affascinanti ed inconsuete l'Osca 1500 di Malanca
e Foschi, risultata vittoriosa nella classe Sport 2000. Ancora dotata
di motore anteriore, questa Osca, prodotta dai Fratelli Maserati nell'officina
di San Lazzaro di Savena, era un modello del 1956. Il motore 4 cilindri
in linea, bialbero di 1568 cc erogava circa 140 CV. |