Un partecipante d'eccezione: Rodolfo Caruso, figlio del
grande Enrico, tenore di fama mondiale e valore leggendario. Rodolfo,
al volante di una Chrysler, era tutt'altro che un partecipante di secondo
piano, in quanto dimostrava doti di grande valore. Solo la sfortuna, sotto
forma di un guasto al differenziale, lo tiene lontano dalle posizioni
di eccellenza: quando si ritira, nel corso del secondo giro è quarto
assoluto, vicinissimo a Campari, Materassi e Ferrari. |
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Gaspare Bona, con la sua Alfa Romeo, sarà perseguitato dalla sfortuna. Attardato da problemi all'acceleratore già pochi metri dopo il via, rimonterà la classifica, ma non andrà oltre il settimo posto. |
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Si conferma il sortilegio che sembra preseguitare l'Alfa Romeo. Qui
la macchina di Campari è circondata da spettatori e semplici curiosi,
dopo essersi fermata al Ponte di Sasso all'ìinizio del terzo giro,
quando il pilota lodigiano stava dominando la gara e sembrava avviato
alla conquista del terzo successo al Mugello.
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Una foto di rito accanto al vincitore Emilio Materassi che indossa, stranamente, una tuta candida. Evidentemente si è già cambiato e rinfrescato come mostra anche il volto che non ha il segno degli occhialoni disegnato dalla polvere e dall'olio bruciato. | |
La filante Maserati 26B affidata a Baconin Borzacchini, pur non riuscendo ad inserirsi nella lotta per il primato è una delle auto più ammirate e vince la classe 2000cc piazzandosi all'ottavo posto assoluto. |